Più su! Camposcuola giovani diocesano del MD di Fermo
Dal 7 luglio al 15 luglio 2017 a Mareson di Zoldo in provincia di Belluno si è svolto il corso di formazione dei giovani del Movimento Diocesano di Fermo e di Macerata. Al corso hanno partecipato i giovani dalla terza media al quarto superiore accompagnati da 6 sacerdoti e 13 animatori per un totale di 101 partecipanti. Il titolo del corso a cui ci siamo ispirati è stato “Più su” perché in quei giorni volevamo fare una esperienza di fede che ci portasse in alto, a Dio.
Abbiamo voluto essere vicini ai luoghi che hanno visto nascere e svilupparsi il Movimento dei Focolari, e due giorni del campo sono stati dedicati alla visita di Trento e Tonadico.
Queste due uscite sono state importanti per toccare con mano il carisma dell’Unità che in quei luoghi si è incarnato attraverso delle persone, in uno spazio e un tempo determinati.
Il filo conduttore che ha legato ogni giornata è stato la storia di Chiara, dalla scoperta di Dio Amore, la scoperta di Gesù Abbandonato, al Patto con Foco, soffermandoci sulle tappe più saliente della sua vita e cercando di andare in profondità nel rapporto con Dio e con i fratelli.
Ad ogni giorno era abbinata una parola di vita e un simbolo che ci aiutava a ricordare la frase che ci impegnavamo a vivere. Al termine di ogni giornata, nella celebrazione della santa messa, abbiamo condiviso le esperienze vissute e abbiamo ringraziato per i tanti doni ricevuti.
Nella visita a Trento siamo stati accompagnati da due focolarini che ci hanno aiutati a rivivere l’esperienza dei primi tempi: la gioia che nasce dal vivere il Vangelo, la Provvidenza che si riceve nell’amare Dio presente nel prossimo, in particolare nei poveri, la nascita del primo focolare in piazza Cappuccini 2.
Il giorno seguente, ricordando la scoperta di Gesù Abbandonato, abbiamo capito che amando Gesù nel dolore sempre, subito e con gioia, come ci ha insegnato Chiara, abbiamo l’asso nella manica per uscire dalla piaga e trasformare ogni dolore in occasione di amore e di resurrezione.
Nella visita a Tonadico ci siamo soffermati nella Chiesetta dove Chiara con Foco ha sigillato il Patto. Qui anche noi, attraverso il canto, davanti a Gesù Eucarestia e alla Madonna abbiamo rinnovato il nostro voler camminare sulla strada dell’Ideale, per diffonderlo ovunque, ai nostri coetanei, ai nostri familiari.
Al termine della giornata, durante la santa messa, abbiamo suggellato il patto tra di noi, sul fondamento dell’Eucaristia che ci fa uno con Dio e tra noi.
Dopo la comunione ci siamo trattenuti in adorazione davanti a Gesù e attraverso alcune meditazioni e i canti abbiamo cercato di rinnovare il nostro dialogo con Dio così da vivere e sperimentare questa unione speciale.
Ciascuno, accendendo un lumino, ha offerto intenzioni di preghiera, richieste, ringraziamenti. I lumini accesi hanno così formato un cuore luminoso che abbracciava Gesù Eucarestia come segno del nostro voler essere quella piccola fiamma accesa che porta Dio nel mondo.
La giornata di venerdì è stata dedicata a Maria, presentata come forma del cristiano, modello da seguire attraverso Via Mariae, per realizzare anche nella nostra vita il disegno che Dio ha pensato per ciascuno di noi.
Il corso di formazione ci ha anche visti partecipi a due forum: uno sul rapporto con i media, la realtà virtuale, e l’accettazione di sé e un altro sul bullismo.
Ogni giornata era poi arricchita da canti, momenti di gioco, serate di animazione, attività ricreative animate con lo stile dell’amore reciproco.
Al termine del corso ci siamo sentiti ricaricati dai temi spirituali, dai momenti vissuti insieme, e siamo tornati alle nostre parrocchie, ognuno con la propria “valigia” modificata, ripulita, arricchita.
Ecco qualche stralcio delle impressioni di alcuni giovani:
«Questo corso per me è stata una vera folgorazione, perché come un lampo mi ha fatto vedere quello che prima non vedevo. Mi sono piaciuti i momenti di raccoglimento per gruppetti perché si riusciva a sentire l’unità di tutti coloro che ti stavano attorno».
«Il momento che ho preferito è stata la veglia, nella quale è come se si fosse creato un legame non visibile, come se da quel cuore fatto di candele partissero centinaia di fili d’oro che si univano. Ecco, durante quel momento, ho pensato: “Chiara ha vissuto la sua notte di stelle e lacrime, noi anche. Ma le lacrime erano le gocce di pioggia e le stelle eravamo noi”. È stato meraviglioso».
«Una giornata importante è stata quella del tema di Dio Amore e quella di Gesù Abbandonato. Grazie anche alle esperienze, e grazie al fatto che durante l’incontro di gruppetto ci siamo potuti aprire, confidare i nostri problemi e trovare conforto, ho capito che ogni dolore che ci colpisce, è G.A, è uno step per avvicinarsi all’amore di Dio».
«Ho vissuto una esperienza magnifica. Ho imparato che Dio c’è sempre».
«Torno a casa con una carica diversa, e con il cuore pieno di gioia da diffondere negli altri».
Ed una responsabile ha scritto: «Chiara scoprì Dio amore e fu una folgorazione. La mia folgorazione quest’anno è stata scoprire che l’Ideale è ciò che ci riempie e da senso alla nostra vita. Noi siamo fatti per amare. La mia vita, se non è spesa a servizio dell’altro, non è completa non è pienamente vissuta. Dio, come ogni anno, mi ha donato una esperienza concreta del Paradiso fondato sull’amore reciproco. Noi giovani che viviamo l’Ideale abbiamo un’arma in più: la consapevolezza che il dolore esiste e può essere amato, perché quel dolore è Gesù».
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