L’entusiasmo dei giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù
24 marzo 2013. Centinaia di giovani, canti, colori, balli e sorrisi hanno animato, ieri pomeriggio nella piazza al coperto del complesso Sagrini di Fermo, per la Giornata diocesana della gioventù, appuntamento annuale nella settimana che anticipa la Pasqua e stavolta anche di preparazione alla Giornata mondiale della gioventù che si terrà a luglio in Brasile. L’incontro dal titolo “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (dal vangelo secondo Matteo) è stato organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile in collaborazione con la vicaria di Fermo.
Il gruppo di animazione è stato davvero bravo a coinvolgere i numerosi ragazzi, avvicinandoli al senso dell’unione. A dare il via alla festa con il lancio della palla dal palco, Andrea Lucchetta, ex capitano di Italia Volley ed acclamatissimo dai giovani. Il pomeriggio è proseguito con le toccanti testimonianze degli ospiti intervistati dalla giornalista Barbara Capponi. A colpire il cuore dei ragazzi è stata soprattutto la storia di conversione di Filippo Chelli, giovane studente di Fermo che nel buio dell’anoressia e di una vita di sbando ha sentito forte l’amore di Dio. «La fede non si vive di rendita – ha detto – sarebbe come voler nuotare con le braccia degli altri».
Filippo ha raccontato che durante una visita a Loreto, nel modo più semplice ed inaspettato, ha sentito l’amore incondizionato di Dio. Da qui la sua vita è cambiata ed oggi è felice di vivere e portare il messaggio della fede. Lucchetta ha invece spiegato che «nello sport, così come nella vita, non sono importanti i risultati finali, che siano vittorie o sconfitte, ma è prezioso e fondamentale il percorso che si attraversa, che deve essere sempre gioioso e spensierato». E’ stata poi la volta di Gianni e Cristina Archetti, presidenti dell’associazione cattolica famiglie numerose, ed orgogliosi genitori di cinque figli. «E’ difficile arrivare a fine mese – hanno detto con serenità – ma il Signore ci protegge e ci invita ad accogliere nuove vite». Un messaggio forte che indica l’importanza della trasmissione della fede ai propri figli. «La fede – hanno sottolineato – è un po’ come una partita, per affrontarla bisogna allenarsi». Dolcissime le parole dell’ultima arrivata in famiglia, la piccola Francesca, che ha raccontato quanto sia bello il momento in cui tutta la famiglia siede a tavola e insieme si racconta e ride.
A concludere l’intenso pomeriggio, la visita del vescovo Luigi Conti, che ha salutato con affetto ed esortato il pubblico giovanile a messaggi di speranza riferita alla “custodia del fratello” e del senso del dono come nostra vocazione. A seguire la benedizione delle Palme, con l’incarico ai giovani di portarle nelle rispettive parrocchie di provenienza. (da Il Resto del Carlino)
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